sabato 15 aprile 2017

VINO, VERONA, VINITALY.

E anche per quest’anno Vinitaly è passato.
Dopo 4 giorni di eventi, convegni, seminari, incontri di formazione il mondo del vino ha chiuso i battenti mercoledì sera.
E, come ogni anno, non si possono non fare alcune riflessioni a caldo, individuando le cose che ci sono piaciute e le cose che anche no.
Intanto ottima la scelta del fuori salone “Vinitaly and the City” collocato in centro a Verona. Questa manifestazione ha rappresentato, per i semplici consumatori o per gli appassionati del vino, la giusta possibilità di fruirne in queste giornate, avendo a disposizione la possibilità di assaggiare vini, anche di nuovi territori e di nuove etichette, con modalità più conviviali e rilassanti che non gli affollati padiglioni della Fiera, in effetti riservati agli operatori.
Il fuori salone "Vinitaly and the City" ha interpretando al meglio la strategia di diversificazione dell’offerta: quella rivolta agli operatori professionali in fiera al Vinitaly; quella rivolta ai “wine lovers” appassionati e giovani nelle piazze del centro storico di Verona, con degustazioni, spettacoli ed eventi culturali di tutto rispetto.
Inoltre negli spazi dell’Arsenale al fianco del vino bio ha trovato posto e valore la variegata offerta dello “Streetfood” di qualità. Molto giovane.


Bene “Sol&Agrifood” la Rassegna Internazionale dell’agroalimentare di qualità che si è confermato sempre più momento di promozione e valorizzazione dell’olio extra vergine di oliva nazionale e un punto di riferimento dei trader internazionali, sempre più interessati a capire le peculiarità dei prodotti espressione del territorio di origine.
Si è capito che ormai i consumatori sono attenti e informati e non cercano solo il prezzo più basso. C'è voglia di qualità.
Il problema semmai è quello di diffondere con onestà la conoscenza delle differenze esistenti tra i vari oli extra vergini di oliva che si trovano negli scaffali della grande distribuzione.
Nella giornata di domenica tante persone non “addette ai lavori”, desiderose di conoscere ed assaggiare l'immensa offerta nazionale e poi da lunedì la giusta dimensione, con un entusiasmante numero di buyers che hanno potuto girare tranquillamente tra gli stand, affollati il giusto. 

Complessivamente un Vinitaly meno affollato, con meno gente in giro, ma commercialmente più concreto e positivo. Soddisfatti gli espositori.

Male invece il traffico, come al solito impazzito con code in ingresso e in uscita, soprattutto a Verona Sud.
Se ne parla tutti gli anni ma nulla cambia...

Anche no l'inaugurazione del Centro Commerciale "Adigeo" nei giorni proprio a ridosso dell’avvio del Vinitaly...

Due vini che hanno colpito il mio palato e il mio naso:

FRESCOBALDI: il rosato Alìe 


DONNAFUGATA: il rosato Lumera


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