mercoledì 27 settembre 2017

SPAGHETTI ALLA PUTTANESCA per il CLUB DEL 27 di MTChallenge.

Il "Club del 27",  e’ sempre quel gruppo di appassionati di cucina che ogni mese si incontra nello spazio virtuale dell’MTChallenge, per riproporre dall'elenco di sfide passate un piatto, con l'intento di sottrarlo all'inesorabile oblio del web. Il numero 27 sta, appunto, per la data in cui ogni mese, contemporaneamente, tutti i membri di questo Club pubblicano la ricetta.
Per il mese di settembre la sfida "rimembrata" è la n. 48, La pasta al pomodoro, e io ho scelto gli Spaghetti alla puttanesca ovvero, gli spaghetti con quel che c'è. In dispensa. 
E in dispensa, di solito, tutti abbiamo (io sì) spaghetti, pomodori, acciughe, olive, capperi, prezzemolo, olio... perché in caso di emergenza questi ingredienti risolvono la situazione. Qui il segreto che fa la differenza, sta proprio nell'armonia degli ingredienti, nel cappero che, insieme all'acciuga, dona salinità, profumo e sapore a questo semplice sugo. 
Questi spaghetti sono un primo piatto tipico della cucina napoletana, detto «aulive e cchjapparielle» (olive e capperi) e non si sa bene perché abbiano un nome cosi' "colorito". 
Probabilmente, proprio perché si fanno velocemente con quel che c'è in casa, con gran senso dell'umorismo qualcuno ha accostato questo piatto alla "professione più antica del mondo"...
Invece Jeanne Caròla Francesconi, considerata "la decana della cucina napoletana", autrice de La Cucina Napoletana (1965),  asserisce che in origine si chiamavano spaghetti alla Marinara, e che subito dopo la seconda guerra mondiale, a Ischia, il pittore Eduardo Colucci, li ribattezzò con il nome con cui oggi sono generalmente conosciuti. 
Si dice che Colucci, di solito, dopo aver offerto come aperitivo un fresco e genuino vino d'Ischia, offriva ai suoi ospiti un piatto di pasta e una sera preparò un piatto veloce e saporito a base di pomodorini a piennolo e olive, un piatto “espresso” come si dice a Napoli, cioè cucinato velocemente: era nata la "ricetta". E suo nipote, Sandro Petti, proponendola ai suoi amici, la chiamò pasta alla "puttanata" per la facilità di esecuzione e la semplicità degli ingredienti. Così si dice. 
Li prepariamo?
INGREDIENTI per 4 persone:
spaghetti (o linguine) 400 g
Pomodori datterini  12 (oppure 6 pomodori pelati)
Filetti di acciughe sott'olio 2
Capperi di Pantelleria sotto sale 3 cucchiai
Olive nere di Gaeta o Taggiasche 20 (denocciolate e tagliate)
Aglio 2 spicchi
Olio extravergine di oliva abbondante (12 cucchiai)

Peperoncino, abbondante prezzemolo fresco, sale 
PROCEDIMENTO.
In un tegame basso e capiente mettete nell'olio l'aglio schiacciato. 
Farlo imbiondire adagio.
Togliete l'aglio e fate sciogliere nell'olio i filetti di acciuga.
Aggiungete i capperi ben sciacquati, le olive denocciolate e il peperoncino. Aggiungete i pomodori a pezzi.
Fate cuocere il tutto per non più di 5 - 7 minuti. 
Assaggiate per controllare il sale. Potrebbe non servire.
Cuocete gli spaghetti al dente, tirateli su con la pinza (o scolateli) e metteteli nel tegame.
Girateli bene nel sugo, spegnete e aggiungete abbondante prezzemolo tritato molto fine a coltello.
Gli spaghetti devono risultare "fluidi" e ben conditi... 
Impiattate.
 n. 67 Pasta e basta.

5 commenti:

  1. Confermo. Piatto decisamente gustoso. Brava

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  2. piatto ottimo e con ingredienti sempre presenti in frigo.. cosa vogliamo di più? bellissimo il tuo piatto e ben condito!

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