La cucina francese è caratterizzata
dall’estrema varietà delle sue proposte ed è rinomata sia per la
cosiddetta haute couisine, "alta cucina", che per la
sua cucina regionale.
Da sempre è considerata come una delle
cucine più raffinate ed eleganti.
Non a caso molti tra i migliori cuochi a
livello mondiale sono stati e sono francesi, dei veri maestri che hanno
influenzato la cucina occidentale.
Omelette: non si sa esattamente da dove provenga il
suo nome. Probabilmente risale agli antichi romani, che cuocevano le uova con
del miele su una lastra infuocata di ardesia e le chiamavano ova mellita.
Ma esiste anche una storiella che narra di
un re che un giorno si trovava in campagna e che, colto dalla fame, chiese ad
un contadino qualcosa da mangiare. L’uomo scaldò del grasso in una padella e
unì delle uova sbattute, cuocendole poco. “Quel homme leste!” (che uomo veloce) esclamò il re affamato. Era nata la
parola OMELETTE.
Anche se oggi la gastronomia e la società
si stanno orientando verso nuovi modelli culinari, l’omelette rimane e rimarrà
sempre un piatto di riferimento per la gastronomia mondiale, un piatto che è
stato capace di attraversare storia, frontiere e continenti mantenendo sempre
quel suo fascino riconoscibile ovunque.
In cucina ci sono alcuni piatti che si
realizzano con ingredienti semplici, ma che richiedono tecnica, conoscenza e il
rispetto di alcune regole per la loro preparazione. L’omelette fa sicuramente
parte di queste preparazioni.
Può essere dolce, salata, farcita, ma il
suo ingrediente principale è l’uovo
Anche se gli ingredienti sono gli stessi,
l’omelette si differenzia dalla frittata per la sua forma e per la sua cottura
che richiede una particolare attenzione: intuire l’esatto grado di compattezza
dell’albume, mantenerla morbida e umida al punto giusto, renderla uniforme,
liscia e senza sbavature.
Sembra facile da fare, ma una buona
omelette francese deve essere soffice, leggermente gonfia, di forma ovale e di
colore dorato con un interno cremoso e morbido. L’uovo non deve essere cotto
del tutto, ma rimanere molto morbido. Si prepara in meno di due minuti e quindi
è ideale per un pasto veloce sì, ma incredibilmente chic.
Per renderla più saporita,
tradizionalmente alle uova si aggiungono prosciutto e formaggio, ma si presta
benissimo anche ad essere farcita con molti altri ingredienti. Con un
pizzico di fantasia, si possono inventare tanti e sempre nuovi abbinamenti,
unendo alle uova zucchine, carciofi, cipolle, asparagi, pomodorini, funghi, formaggio e
tanto altro.
PREPARAZIONE DELL’OMELETTE
25 g di burro
PREPARAZIONE DELL’OMELETTE
Innanzitutto
occorre una padella antiaderente, di giusta
misura, dove le uova devono essere lasciate libere di potersi muovere.
Può
essere una buona idea avere una padella antiaderente destinata solamente per le
omelette, una padella con il fondo di diametro 18 cm , perfetta per un
omelette di 3-4 uova. Infatti
se per la porzione singola ci vogliono 2-3 uova, per due persone vanno bene 4
uova.
OMELETTE
CON CARCIOFI E RICOTTA.
Ingredienti per due persone.
4 uova bio o di galline del contadino
1 cucchiaio di panna fresca
sale e pepe, q.b.
1 ciuffo di prezzemolo lavato e tritato
(da mettere nelle uova sbattute)
per farcire l’omelette
3 carciofi puliti
2 grossi cucchiai di ricotta di pecora
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
un ciuffo di prezzemolo
(per presentare il piatto)
sale e pepe q.b. per i carciofi
1 padella con il fondo di 18 cm
E allora vediamo come procedere.
Pulite
e cuocete i carciofi a spicchi o a fettine in una padella con l’olio e qualche
cucchiaio di acqua. Quando saranno morbidi frullateli con il minipimer,
aiutandovi con l’acqua di cottura o poco olio. Non frullateli proprio a crema,
ma lasciateli con qualche pezzetto un po’ grosso.
Aggiustateli
di sale e pepe e metteteli da parte.
Adesso
prepariamo la nostra omelette.
Per prima cosa battete le uova in una terrina, ma non
eccessivamente per non romperne la consistenza. Aggiungete la panna e sale.
L’aggiunta di un liquido nella preparazione dell’omelette la renderà più tenera
e spumosa e di un colore più chiaro.
Mettete
il burro nella padella, fatelo sciogliere e distribuitelo con movimento
rotatorio su tutta la sua superficie.
Quindi
aggiungete le uova e a fiamma viva lasciatele rapprendere un po’ e poi
strapazzate con l’aiuto di una forchetta da tavola. Dopo che si sarà rappreso
il primo strato, fate cuocere mandando sempre l’uovo crudo sotto a quello
cotto.
Quasi
a fine cottura (ma l’uovo deve rimanere sempre un po’ crudo), battete sul
manico della padella per mandare l’omelette tutta da una parte.
Ricoprite
la metà con la crema di carciofi e la ricotta. Coprite bene con l’altra metà e spegnete
la fiamma.
Servite
immediatamente in un piatto e spennellate eventualmente con del burro fuso.
L’omelette deve essere bella gonfia e morbida e umida al suo interno.
Come
dicono i francesi deve essere “ baveuse”.
Le bellissime foto a corredo del post, condiviso, sono di Tamara Giorgetti
Contributo al
Come ho lasciato detto da Tamara l'omelette mi evoca un caro ricordo di una meravigliosa vacanza per cui non posso che ringraziarvi. Complimenti
RispondiEliminaAnche per me L'Omelette è legata ai ricordi: era l'unico piatto che sapeva fare mio padre, ma era superba. Grazie.
EliminaChe bel risultato complimenti
RispondiEliminami è piaciuta tantissimo questa proposta di ale di collaborare, brave entrambi!
RispondiEliminaUna furbata.
Eliminaun signor post per una madame Omelette:siete state più che brave. E che bella la storia del nome!
RispondiEliminaDella serie: come si impara.
EliminaSicuramente lavorare in tandem è stimolante. Grazie.😊
RispondiEliminaBravissime! Il post è davvero molto bello, le fotografie stupende ma anche le informazioni le ho trovate ben scritte e dettagliate. Ottimo lavoro :)
RispondiEliminaGrazi.Tutta la Community è straordinaria, stimolante fonte di ispirazione. grazie.
EliminaGrazie per questo pas de deux, che unisce due abilità in un post bello da leggere e da vedere. Sono ignorantissima, sulla cucina francese, anche dal punto di vista teorico - e qui trovo davvero tutto. Pure un ripieno impegnativo, che rende l'omelette ancora più gustosa di quanto già sia (e pure un pò più italiana! Bravissime!
RispondiEliminaCome diceva Accorsi..? Two is meglio che one.
Elimina👍🍷😆