E’ il 1° febbraio 1622.
Il signore di Tossignano, Messer Leonardo Scincia da Sermoneta, vedendo la popolazione afflitta
e mesta, prostrata da anni di disastri naturali, guerre e pestilenze, ordina:
“che lo giorno ultimo de carnevale se faza
et se dextribovisca
ne la publica piaza polenta et vino in abundantia
et che lo populo bali soni et canti
ma cum decoro et moderatione
sino a lo momento de intrare ne la quaresima
per lo quale tempo se eshorta tuti
de fare penitentia et dejuno
ad reparatione de le pecata comesse”
ne la publica piaza polenta et vino in abundantia
et che lo populo bali soni et canti
ma cum decoro et moderatione
sino a lo momento de intrare ne la quaresima
per lo quale tempo se eshorta tuti
de fare penitentia et dejuno
ad reparatione de le pecata comesse”
E’ da quando fu pubblicato quest’editto, quasi
quattro secoli fa, che a Tossignano l’ultimo
giorno di Carnevale, il Martedì Grasso, si tiene una festa tutta dedicata a questo cibo, che
viene celebrato con grandi mangiate di polenta ben condita con salsiccia e
formaggio, offerta gratuitamente ai paesani e ai turisti.
Oggi, che Il Calendario del Cibo italiano celebra la La Giornata Nazionale della Polenta, corre l'obbligo di parlarne.
Oggi, che Il Calendario del Cibo italiano celebra la La Giornata Nazionale della Polenta, corre l'obbligo di parlarne.
Il Borgo di Tossignano (BO) sorge nella Valle del
Santerno, ad una altezza di 272
metri sul livello del mare, a circa 17 Km da Imola. Da allora la festa si rinnova ogni anno quando, l`ultimo
giorno di carnevale, nella piazza del paese parte la distribuzione di polenta e
vino a volontà, accompagnata da canti e balli.
Negli ultimi anni questa Festa ha avuto un
incremento notevole: si è gemellata con feste simili, come la festa della polenta
di Sermoneta e di Ivrea, portando la sua antica tradizione in varie
regioni d’Italia, dove si è fatta apprezzare per l’abilità dei cosiddetti
Polentari e sopratutto per la bontà della polenta prodotta.
Per organizzare la festa della Polenta di
Borgo Tossignano esiste uno speciale Comitato i cui membri si succedono per
diritto di sangue, che anticamente era presieduto dal Governatore dello Stato
di Tossignano, Fontanelice ed annessi, poi dal Capo dell’Amministrazione
Comunale.
Nel maggio dei 1998 si è ufficialmente costituita
in Tossignano l’Associazione dei Polentari
d’italia, alla quale hanno aderito tredici comitati che organizzano sagre o
feste della polenta.
Il cerimoniale della festa si è mantenuto
inalterato nei secoli.
Appena terminata la Messa si accendono, all’aperto,
in piazza, i fuochi sotto enormi calderoni di rame, intorno ai quali si danno
da fare i Polentari che
indossano casacche e berrette gialli e guanti bianchi.
C’è chi governa il fuoco, chi gratta il
formaggio, chi taglia la salsiccia e prepara il ragù, chi prepara i taglieri. Quando
l’acqua inizia a bollire comincia il lavoro più delicato: la cottura della polenta.
E quella di Tossignano è… ben
accompagnata.
La ricetta della classica polenta di
Tossignano è semplice, occorrono:
acqua, sale e farina di granoturco e un
buon ragù, rosso e corposo, fatto con le salsicce e il concentrato di pomodoro.
400
Grammi
di pomodori pelati passati
Per il ragù.
8 Salsicce di puro suino
3 cucchiai di doppio concentrato di
pomodoro
1/2 Cipolla bianca
1/2 Bicchiere di vino bianco
Abbondante olio extravergine di oliva
In una casseruola dal fondo spesso rosolate
con l'olio extra vergine di oliva la cipolla tritata fine. Non appena comincia
a prendere colore, bagnate con uno spruzzo di vino bianco e quando quest'ultimo
sarà evaporato, aggiungete il concentrato e poi il pomodoro passato. Una punta
di sale dopo aver controllato se è necessario, coprite il tegame e lasciate
cuocere a fuoco lento fin quando saranno cotte al punto giusto e la salsa sarà densa.
Le salsicce di maiale hanno una carne
molto gustosa e si prestano ad essere accompagnate dalla polenta.
Per la Polenta
Proporzioni per la polenta (6/8 persone):
5 litri di acqua per 1 kg di farina
Preparazione:
Quando l' acqua versata in un capace pentolone viene a bollore, spargete a
pioggia la farina e mescolate con un mestolo di legno, per un' ora fino a
completa cottura.
Versate la polenta ben cotta sulla spianatoia di legno.Tagliate la polenta a fette con filo o coltello.
Condite le fette con ragù preparato con le salsicce, almeno una a persona,
cotte nel sugo fatto di passata e di concentrato di pomodoro.
Infine cospargete ogni piatto con
abbondante parmigiano grattugiato.
Il Calendario del Cibo italiano
Il Calendario del Cibo italiano
ma quante cose imparo, oggi... nulla sapevo di questa tradizione e grazie anzitutto per averla recuperata e raccontata cosi bene. Adesso sono nel trip delle sagre della polenta, mentre fuori imperversano i miei soliti 30 e passa gradi. Ma una di queste sere, trucco il condizionatore e tiro fuori il paiolo e le salsicce! Grandissima ricetta, grazie!
RispondiEliminaAgosto, sud Sardegna, 43 gradi.Ma ci hanno regalato un pezzo di cinghiale. Ed io: polenta!😊
Elimina