La cucina
napoletana è ricca di piatti poveri, come questa zuppa di fagioli e
scarole chiamato “pignato magro”, nato come degna alternativa ad un’altra
minestra molto più barocca e succulenta, chiamato “pignato grasso”, fatto con
verdure e carne di maiale.
A dimostrazione che i fagioli, come i legumi in
generale, nella storia hanno rappresentato la carne dei poveri.
Fagioli e scarole sono un piatto tipico dei mesi più
freddi, adatto come piatto unico, caldo e saporito, nonostante povero.
Oggi che Il Calendario del Cibo italiano ne celebra la Giornata Nazionale vi lascio la ricetta di questo piatto che rappresenta
al meglio la cucina napoletana, fatta di ingredienti poco costosi, reperibili
ovunque.
Sì, richiede una preparazione un po’ lunga, fatta con pazienza e amore, ma vi ricompenserà alla grande, con un successo assicurato e un risultato appagante.
Sì, richiede una preparazione un po’ lunga, fatta con pazienza e amore, ma vi ricompenserà alla grande, con un successo assicurato e un risultato appagante.
Ingredienti:
1 cespo di scarola (indivia)
1 spicchio d’aglio
3 pomodori pelati
peperoncino secondo il gusto personale
olio extravergine d’oliva q.b.
sale q.b.
Procedimento.
Lavate i fagioli e lasciateli in ammollo in acqua per
notte intera.
Il giorno seguente, lessate i fagioli avendo cura
di farli bollire a fuoco molto lento, fino a cottura, fino a quando saranno lessi.
In un tegame fate imbiondire lo spicchio d’aglio
nell’olio, con un pizzico di peperoncino. Aggiungete i pomodori pelati e fate insaporire.
Aggiungete i fagioli, il sale e un mestolo della loro acqua
di cottura e lasciate cuocere piano a pentola coperta.
Intanto preparate la scarola: eliminare il gambo
centrale e le foglie più dure e tagliate a pezzi grossi. Sciacquate e mettete
la scarola con un po’ d’acqua in una pentola coperta da un coperchio Lasciate
cuocere 15 minuti, avendo cura di rigirarla con l’aiuto di una forchetta.
Quando la scarola si sarà ammorbidita e quindi
lessata, scolatela bene ed aggiungetela ai fagioli, mescolando la minestra
ottenuta ancora per qualche minuto a fuoco dolce. Lasciate riposare per
una mezz’ora.
Servite la zuppa calda, accompagnata da fette di pane tostato
e da un generoso giro di olio buono.
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