Bentrovati.
In questi giorni che si avvicinano al Natale ho avuto modo di riflettere su come gli odori, al pari dei sapori, ci inducano emozioni, risveglino la memoria, nutrano la nostra mente e il nostro spirito.
In questo caso, gli odori del Natale.
Arrivano improvvisamente e direttamente al cervello e ci danno uno stato di benessere, di rilassamento, di euforia. Ci mettono di buon umore.
A volte ci riportano a quando eravamo bambini, a quando le emozioni le trovavamo nel cibo quotidiano: la torta della nonna alla domenica, il sugo della mamma al rientro da scuola, il caffè del papà la mattina...
Sembra niente, ma gli odori dei cibi sono la storia della famiglia e ce la rimembrano ogni volta che ne sentiamo uno, che ci sussurra "ti ricordi...?".
Gli odori infatti, giorno dopo giorno, entrano in noi, giungono direttamente al cervello senza che ce ne accorgiamo e fanno "memoria".
Testimoniano la nostra storia, conservano i nostri ricordi, anche i più lontani e sepolti.
Per tutti noi ci sono odori che parlano d'amore e di gioia e odori che parlano di dolore e di morte.
Aldilà di tutto il Natale con i suoi odori e profumi ci ricorda la nostra infanzia, ci parla di momenti magici.
Recuperiamo in questi giorni quelli che ci raccontano il nostro Natale e creiamone a nostra volta per i nostri cari, per i nostri figli, entrando con entusiasmo in cucina. Facciamo la loro storia.
Buon lunedì a tutti.
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