giovedì 26 aprile 2018

HUMMUS CON SPEZIE E PEPERONE ROSSO ARROSTITO (Spicy red pepper hummus). Per Il Club del 27

SPICY RED PEPPER HUMMUS
L’Hummus è una crema a base di ceci e pasta di sesamo (tahina), originaria del  Libano, che sta diventando sempre più diffusa nella nostra cucina, tanto da essere considerata un alimento comune. Però le persone raramente lo fanno in casa partendo da zero. Preferiscono acquistarlo già pronto.
Ma non è difficile da realizzare e preparato in casa è molto più gustoso di qualsiasi hummus già confezionato. Rimarrete sorpresi da quanto è facile farlo e dal successo che riscuote, proposto come aperitivo accompagnato dai crostini.
L'appuntamento di aprile con il "Club del 27" è con le ricette tratte dal libro “Bring it” di Ali Rosen, che riguardano tutte dei potlucks, ovvero quei piatti che si prestano ad essere preparati per cene/pranzi/picnic in cui ognuno porta qualcosa. E questa salsa è perfetta.
La prepariamo in una versione in cui si aggiunge pepe e peperone rosso arrostito, che danno a questa salsa ancora più personalità.
INGREDIENTI
per 4/6 porzioni
preparare 1 giorno in anticipo
1 peperone rosso
400 g di ceci già lessati
Succo di 1 limone
2 cucchiai di salsa tahina
(nelle botteghe bio e nei negozi etnici)
1 spicchio d'aglio
½ cucchiaino di sale
¼ di cucchiaino di pepe bianco
½ cucchiaino di coriandolo
¼ di cucchiaino di cumino
¼ di cucchiaino di pepe di Cayenna
2 cucchiai di olio extravergine di oliva
PREPARAZIONE 
Inizia a preparare i ceci, che sono alla base della ricetta.
Si può partire dai ceci secchi, lasciati in ammollo tutta la notte, poi sciacquati e lessati per un’ora in abbondante acqua in ebollizione. Scolateli e ancora caldi metteteli insieme a tutti gli ingredienti, tranne l’olio extravergine, nel robot da cucina. 
Tenete a portata di mano una mezza tazza della loro acqua di cottura.
Se invece userete i ceci in lattina, prima di usarli scolateli bene e riscaldateli in un tegame con un cucchiaio di acqua.
Arrostite il peperone sulla fiamma o sulla griglia, girandolo su ogni lato per circa 8 minuti o fino a quando la pelle del peperone appare bruciacchiata.
Mettete da parte per far raffreddare e poi spellate e tagliate a cubetti.
Nella ciotola del mixer o in un frullatore mettete i ceci, il succo di limone, la tahina, l'aglio, il sale, il pepe, il coriandolo, il cumino e il pepe di Caienna
Iniziate a tritare e aggiungete l’ olio poco a poco, aggiungendo anche un po’ dell’acqua di cottura dei ceci che avete tenuto da parte
Frullate sino a ottenere un composto cremoso, denso ed omogeneo.
Occorreranno almeno  5 minuti.
Di tanto in tanto, per agevolare il lavoro delle lame, fermate, raschiare l'interno del contenitore con una spatola in silicone e poi tritare ancora.
Una volta ottenuta la crema, trasferitela in una ciotola, aggiungete i cubetti di peperone e copritela con qualche cucchiaio d’olio. Tenetela in frigorifero, sigillata con pellicola alimentare, sino al momento di servirla.
Si conserva per 5/6 giorni.
SOSTITUZIONI
Si può non usare la tahina e in tal caso aggiungete più olio extravergine. Il gusto si alleggerisce e riuscirà lo stesso cremoso.
Si può non mettere il pepe di Cayenna.
COME PORTARLO
Questa preparazione può essere effettuata in anticipo, conservata in un contenitore ermetico in frigorifero e poi agevolmente trasportata per un pic nic.
Consiglio di servire l'hummus accompagnato da fette di pane casereccio, o da pane pita o da crostini.

sabato 21 aprile 2018

TORTILLA DE PATATAS. UNA E DUE Per MTCHallenge n.72

La Tortilla de Patatas è una delle preparazioni più famose ed apprezzate della della cucina spagnola. Molto gustosa, si presta ad essere servita sia come secondo, se tagliata a spicchi, sia come antipasto, se tagliata a cubetti.
In Spagna l'ho vista molto spesso servita come farcitura dei panini..!
Ed è la Tortilla il tema della sfida n. 72 di MTChallenge, proposta da Mai Esteve del blog Il Colore della Curcumache prevede due prove: una con la tortilla classica, a cui aggiungere un solo ingrediente in più alla base di patate, uova e cipolle, a parte le erbe e spezie varie e una prova con una tortilla reinterpretata, destrutturata, salata o dolce, preparata tenendo fermi gli ingredienti canonici e la cottura in padella. 
Eh sì, perché sappiatelo che la tortilla non si fa in forno, ma si cuoce in padella.
Le istruzioni di Mai Esteve sono molto precise, con le esatte quantità di patate e uova a seconda del diametro della padella usata!
1) Procediamo con la classica.
 Ingredienti 
(per la padella di 20 cm di diametro)
 600 g di patate (sbucciate)
5/7 uova (sempre dispari)
1 cipolla (di quelle dorate) 
olio extra vergine q.b.
sale
erba cipollina
2 cucchiai di panna liquida
Lavate le patate, sbucciatele, tagliatele a pezzetti e cuocetele a fiamma viva in una padella antiaderente molto capiente, con l’olio necessario.
Dopo 5 minuti aggiungete la cipolla tagliata a fettine molto sottili. Salate moderatamente, perché poi anche le uova andranno salate.
Girate delicatamente ogni tanto per non bruciarle, usando un mestolo piatto, in modo da non disfarle.
In un recipiente molto capiente sbattete le uova, aggiungete l'erba cipollina tritata, la panna e salate.
Quando le patate e la cipolla sono cotte e ben dorate dorate, versatele dentro il recipiente con le uova sbattute, avendo cura di lasciare nella padella l’olio di cottura.
Amalgamate e controllate il sale.
A questo punto versate il composto nella padella, aggiungendo olio se serve e tenete il fuoco basso per non bruciarlo.
Aiutandovi con il mestolo di legno piatto, controllate che l’uovo si addensi senza attaccare o bruciare. Per questo scuotete tutto delicatamente, in modo che la tortilla si muova dentro la padella.
Per girare la Tortilla prendete un piatto piano, abbastanza grande da coprire tutta la padella. Prima di usarlo, dalla parte dove si appoggerà la tortilla, inumiditelo con l'acqua.
In questo modo scivolerà da sola nella padella.
Mettete il piatto sulla padella, appoggiate una mano sopra e con l'altra prendete la padella e girate. Fate scivolare la tortiglia nella padella e fate cuocere per altri 6/7 minuti.
Ora, sempre con il mestolo piatto,  “rimboccate” tutto intorno la tortilla per avere un bordo tondo e regolare.
Alla fine, quando è cotta, fate scivolare la tortilla dalla pentola su un piatto oppure capovolgetela, usando lo stesso procedimento di prima, senza però bagnare il piatto. 
Una Tortilla cotta bene deve risultare dorata fuori e umida dentro. “Bavosa”.
2) Procediamo con  la rielaborazione:
CIPOLLE GRATINATE CON CREMA DI PATATE E ROLLS ALLE ERBE
Ingredienti per 4
1 Kg di patate (sbucciate)
7 uova (sempre dispari)
4 cipolle (bianche) 
olio extra vergine 
pangrattato q.b.
100 g di burro
latte q.b.
sale e pepe
erba cipollina, timo, maggiorana, prezzemolo
Lessate le patate, schiacciatele in una terrina e conditele con sale, pepe, burro e latte quanto basta ad avere una consistenza a pomata.
Lessate in acqua bollente salata le cipolle per una decina di minuti.
Scolatele, lasciatele raffreddare e tagliatele a metà per il diametro.
In una ciotola mescolate il pangrattato, qualche cucchiaio di olio, erbe tritate, sale e pepe. In una pirofila allineate le cipolle, ricopritele con questo miscuglio e condite con un filo d'olio. Mettete in forno a gratinare.
In una ciotola sbattete le uova con sale, pepe, erbe aromatiche tritate e qualche cucchiaio di latte.
Cuocete il composto poco per volta in un padellino per formare 4 frittate sottili.
Lasciatele intiepidire, arrotolate ognuna e tagliatela in 6 pezzi.
In ogni piatto mettete: due mezze cipolle, due quenelle di patate e i sei rolls.


lunedì 26 marzo 2018

CROQUE - MADAME. Per il Club del 27

Ed eccoci ad un nuovo appuntamento con il "Club del 27".
Un Club formato da appassionati di cucina, che il giorno 27 di ogni mese si ritrovano nello spazio dell’MTchallenge per pubblicare una ricetta legata ad un tema comune. 
Questo mese il protagonista è l’Uovo e ci siamo cimentati con le ricette del libro The Perfect Eggs, di Teri Lyn Fisher e Jenny Park.
Vi propongo un grande classico dello street food francese, il Croque – Madame, un sandwich croccante, realizzato con ingredienti semplici ma molto gustosi: due fette di pancarrè, un ripieno di formaggio Gruyère e di prosciutto cotto, dorato poi in forno con la salsa mornay e servito con un uovo all'occhio di bue adagiato sopra.
Lo si può gustare in ogni cafè o boulangerie parigina ed è una vera goduria. 
Perfetto per un peccato di gola.
Bon apetit!



CROQUE-MADAME
Ingredienti per 2 toast
Salsa Mornay:
1 cucchiaio di burro non salato
1 cucchiaio di farina per tutti gli usi
1/2 tazza + 2 cucchiai di latte intero
1/2 cucchiaino di senape in polvere
1/2 cucchiaino di zenzero in polvere
1/3 di tazza di formaggio Gruyère grattugiato
3 cucchiai di parmigiano grattugiato
Sale e pepe nero macinato fresco
Sandwiches
3 cucchiai di Mostarda in grani
4 fette di pane francese (pancarrè), leggermente tostato
150 g prosciutto affumicato, affettato sottile
1/4 di tazza di formaggio Gruyere grattugiato
2 uova
Sale e pepe nero macinato fresco
Procedimento Salsa Mornay.
Sciogli il burro in una casseruola a fuoco medio.
Versa la farina e cuoci mescolando per 2 o 3 minuti, per eliminare il gusto crudo della farina.
Versa il latte a filo sul fuoco e continua a cuocere e a girare, fino a quando il composto non si addensa, tanto da formare il velo sul retro del cucchiaio di legno.
Aggiungi la senape, lo zenzero, il Gruyere e il parmigiano e continua a cuocere per 3 o 4 minuti, fino a quando i formaggi non si sciolgono e la salsa non si presenta liscia.
Aggiusta di sale e pepe e tieni da parte.

Procedimento per il Croque - madame
Preriscalda la piastra. Tosta leggermente le fette di pancarrè.
Distribuisci la mostarda su ogni fetta di pane tostato.
Ricopri quattro delle fette con il prosciutto, distribuendolo uniformemente, cospargi con il Gruyere e chiudi  i panini con le restanti quattro fette di pane tostato.
Trasferisci in una teglia da forno e metti su ogni sandwich mezza tazza di salsa Mornay.
Cuoci i panini per 4 o 5 minuti fino a quando la salsa non è calda e gorgogliante.
Nel frattempo friggi le uova nel burro.
Metti un uovo sopra ogni toast, condisci leggermente con sale e pepe e servi immediatamente.

giovedì 15 marzo 2018

A PERFECT BRITISH AFTERNOON TEA. Il tè delle 5 e le sue regole, per MTChallenge

L’Afternoon Tea: questa è l'argomento che Valeria Caracciolo, dal blog Murzillo Saporito, propone per la sfida di marzo dell'MTChallenge
Il famoso tè delle 5 di solida e longeva tradizione britannica. 
A lanciare questa moda sembra sia stata, a metà ottocento, la duchessa Anna, la quale, accusando spesso un languore fra pranzo e cena, prese l’abitudine di consumare un piccolo spuntino, accompagnandolo con il tè.
La moda si diffuse rapidamente in tutte le case dei nobili. Molto meno in quelle della gente comune. Oggi il tè delle cinque ormai ha valicato i confini britannici ed è un rito che si tiene un po’ in tutto il mondo. Rappresenta un modo facile e versatile per ricevere e per offrire da mangiare qualcosa di buono agli ospiti, senza doversi impegnare in faticosi pranzi e cene.  
Sebbene sia conosciuto come tè delle cinque, regola vuole che vada servito fra le 3:30 e le 5 del pomeriggio, lontano dai pasti principali della giornata,
Il rito inglese del tè ha un rituale molto preciso.
Vediamolo
Per preparare un buon tè, per prima cosa, bisogna riscaldare la teiera con un giro di acqua bollente. Poi si mette il tè sul fondo, calcolando 1 cucchiaino per ospite, o per tazza d’acqua, più un cucchiaino extra “for the pot” (per la teiera); quindi si versa l’acqua bollente sopra le foglie.
I tempi di infusione variano dai 3 ai 5 minuti.
La tradizione inglese non prevede l’uso delle bustine, ma esclusivamente di tè sfuso. La motivazione è che in passato le bustine contenevano tè di seconda scelta ed era pertanto ritenuto sconveniente servirlo ai propri ospiti.
Ma oggi, si sa, non è più così.
La scelta del tè si fa in base al proprio gusto: c’è chi preferisce il classico Earl Grey o l’English Breakfast, chi invece gradisce infusi con foglie verdi, nere, affumicate. Se si vogliono proporre più gusti, si possono utilizzare più teiere.
Il tè va poi servito in eleganti tazzine di porcellana.
Andrebbe bevuto amaro, ma se si usa lo zucchero, deve essere in zollette. 
Come dicevamo all’inizio, secondo la tradizione inglese il tè va accompagnato dal cibo, una selezione di sandwiches salati e di biscotti, pasticcini e torte,  servito in quest’ordine: prima il salato (tramezzini) quindi il “neutro” (scones, crumpets, buns) ed infine il dolce (torte, biscotti, petit fours).
Per ottenere un buon tè è importante l’acqua, che non deve essere dura e la sua temperatura. Bene un'acqua minerale.
In base al tipo di tè l’acqua va scaldata in modo più o meno intenso: il té verde, delicato, predilige infusioni a 75° – 85°C, quello nero, più forte, a 95°C.
Di solito sulle confezioni di tè in foglia di buona qualità sono indicati sia la temperatura che la durata dell’infusione, che va dai 3 ai 5 minuti massimo.
E ora procediamo.
AFTERNOON TEA
Occorrente.
tazze da tè con piattino (1 per ospite)
1 teiera in porcellana
cucchiaini da tè (1 per ospite)
2 zuccheriere (zucchero di canna e raffinato) con il loro cucchiaino
1 lattiera
1 piattino per le fettine di limone
tovagliolini piccoli da tè
piattini da dessert con forchettine se c’è una torta
Tè di buona qualità

Sandwiches
 
Il principio di base è che devono essere di piccole dimensioni (in modo da poterli consumare in un paio di bocconi) e di gusto delicato. Tipici sandwiches della tradizione inglese sono i Cucumber, sottilissime fettine di cetriolo fra due fette di pane imburrato, gli Egg and cress, farciti con uova sode tritate miste a maionese, senape e crescione e ancora i Salmon and cream cheese con salmone affumicato con formaggio fresco cremoso.
Sandwiches alle uova
Per 4 persone.
3 uova
8 fette di pancarrè ai cereali
Maionese 4 cucchiai
Senape 1 cucchiaio
Erba cipollina e rucola qb
Prima di tutto fai rassodare le uova.
Mettile a cuocere in un pentolino pieno d'acqua fredda e, dal momento dell'ebollizione, calcola 6 minuti. 
Poi falle raffreddare subito sotto l'acqua fredda, sgusciatele e tagliatele a fettine.
In una ciotola mescola la maionese, un cucchiaio di senape, qualche filo di erba cipollina e qualche fogliolina di rucola tritati finemente.
Sale e pepe a piacimento e mescola.
Prendi 4 fette di pancarré e spalma sopra ognuna la salsa a base di maionese.
Disponi le fette di uova sode. 
Chiudi ogni fetta con le altre 4 fette di pane e poi taglia ciascun sandwich a metà. 

Torte, biscotti e pasticcini 
Per quanto riguarda i dolci c’è di che sbizzarrirsi.
Quelli più classici sono: la Victoria Spinge cake, la Torta di Madeira (un pan di spagna molto soffice), le Battenberg cakes (i dolcetti a scacchiera col pan di spagna multicolore), i biscottini alla lavanda, gli shortbread, rettangolini di pasta frolla molto burrosa, i gingerbread, i cup cakes e i muffins.
Biscotti al pistacchio
200 gr di farina 00
150 gr di burro da panna centrifugata
100 gr di zucchero a velo
2 tuorli
50 gr di farina di pistacchio  (si trova al supermercato)
un pizzico di sale.
Metti nella ciotola la farina setacciata e il burro a pezzetti, freddo di frigorifero. Amalgama gli ingredienti fino quando la farina sarà “sabbiata”.
Aggiungi i tuorli d’uovo precedentemente sbattuti con la forchetta, lo zucchero a velo, la farina di pistacchio e il pizzico di sale.
Lavora velocemente l’impasto e quando si stacca dalla ciotola forma un panetto rettangolare, coprilo con la pellicola trasparente e lascialo in frigorifero una mezz’ora.
Stendilo su una spianatoia con il matterello e con l’aiuto di un po’ di farina.
Ritaglia i biscotti con gli stampini che preferisci e inforna a forno statico già caldo a 180° per 15 minuti (o secondo il proprio forno).

La sfida e gli sfidanti.

giovedì 1 marzo 2018

BISCOTTI CON FARINA DI FARRO, SENZA BURRO E SENZA UOVA. Per il Calendario del Cibo Italiano

BICOTTI DI FARRO RUSTICI
Nella giornata che Il Calendario del Cibo Italiano dedica al farro, cereale dalle antichissime origini, vi propongo questi deliziosi biscotti realizzati con la farina di farro, ottima alternativa alla farina tipo 00 per preparare torte, pani o biscotti, in quanto più digeribile.
INGREDIENTI 
200 g di farina di farro
50 g di farina 0
40 g di farina di mandorle
70 g di zucchero grezzo
1 cucchiaino di lievito per dolci
70 g di olio di girasole (bio estratto a freddo)
70 g di acqua a temperatura ambiente


PROCEDIMENTO
In una capiente ciotola mescola la farina di farro, la farina 0, la farina di mandorle e il lievito.
In un'altra unisci l'olio di semi e l’acqua e sciogli lo zucchero di canna integrale, quindi versa il tutto nella ciotola delle farine e impastate. 
Forma un panetto compatto. Dividi l'impasto in due parti, avvolgi nella pellicola e lascia riposare in frigorifero per almeno mezz'ora.
Preriscalda il forno a 180°.
Stendi l'impasto con il matterello dello spessore di circa un cm. Taglia i biscotti con la forma che preferisci.
Disponili su una leccarda ricoperta di carta forno e inforna. 
Cuoci per circa 12/15 minuti o finché non saranno dorati.
Fai raffreddare su una gratella e servi.
I biscotti di farro si possono conservare chiusi in contenitori ermetici o scatole di latta per alcuni giorni.

sabato 17 febbraio 2018

CARCIOFI AFFUMICATI CON MAIONESE VEGETALE. Per la sfida MTChallenge di febbraio

Fritta è buona anche una ciabatta? Beh, affumicata anche!
Il sapore degli alimenti affumicati è particolare, intenso, goloso.
Alcuni tipi di carne, di salumi, di pesce e di formaggi, ma anche verdure o alimenti vegetali come il Seitan e il tofu, le bevande analcoliche come il tè o alcoliche come whisky e la birra, acquistano uno speciale sapore persistente e aromatico quando vengono affumicati.
Lo speck, il salmone, la ricotta, la scamorza, le patate, i carciofi, affumicati sono più buoni. L’affumicatura agisce sugli alimenti tramite il fumo di vari tipi di legno, conferendogli un gusto molto particolare.
Esistono diverse tecniche di affumicatura:
caldo, che avviene a una temperatura tra i 60 e i 75° C e dura circa quattro ore;
semifreddo, che avviene a una temperatura massima di 40° C per molte ore;
freddo, che avviene a una temperatura compresa tra i 16 e i 25° C per due giorni o più.
Per donare profumo all’affumicatura si utilizzano trucioli di legno naturali e non resinosi, i migliori sono quelli di quercia, acacia, pioppo, ciliegio, castagno, noce e faggio. Inoltre, per aromatizzare gli ingredienti vengono aggiunte anche erbe e spezie  come timo, rosmarino, alloro, cannella, chiodi di garofano e pepe. Ma come poter realizzare questo processo con facilità tra le mura domestiche?
La sfida n.70 di febbraio di MTChallenge ci porta nel mondo del “fumo” e Qui trovate un vero e proprio dossier sull’argomento.
Io colgo l’occasione per proporvi una ricetta facile, veloce e di grande effetto: carciofi affumicati, con un po’ di aglio fresco, sale e pepe e accompagnati da una cremosa maionese vegetale.
Non è una cottura, ma solo un'affumicatura per dare ai carciofi quel buon profumo che hanno quando li si cuoce nel camino.
PER AFFUMICARE
Per affumicare utilizza una pentola larga, con bordi alti, con il fondo spesso e un coperchio. Per non correre rischi, è meglio utilizzare dei trucioli alimentari per l’affumicatura (in commercio si trovano in pratiche confezioni) mixati a erbe aromatiche a piacere.
Io ho utilizzato legno di vite e aghi di rosmarino.
CARCIOFI AFFUMICATI 
CON MAIONESE VEGETALE
Per i carciofi
6 carciofi
prezzemolo
2 spicchi di aglio
olio evo
sale
pepe
1 litro di acqua
1 cucchiaio di olio
Per la maionese vegetale
100 ml latte di soia
olio di semi di girasole estratto a freddo e bio
1/2 cucchiaino da caffè di senape
succo di 1/2 limone
pepe macinato fresco
sale un pizzico piccolo
PROCEDIMENTO
1) Monda i carciofi: 
elimina le foglie esterne più dure, pela il gambo e lasciane la parte alta, rimuovi la barba centrale con uno scavino o con un coltellino.
Mettili in una ciotola di acqua acidulata con il succo di un limone.
Fai bollire il litro di acqua con il cucchiaio di olio e un pizzico di sale e lessa i carciofi per 15 minuti.
Toglili e lasciali sgocciolare bene a testa in giù in un piatto.
In ogni carciofo inserisci mezzo spicchio di aglio e un ciuffo di prezzemolo.
2) Sistema i trucioli sul fondo della pentola, raccolti in un foglio di alluminio, accendili e bruciali. Poggia i carciofi intorno al cartoccio di alluminio e copri con il coperchio: il fuoco si spegnerà e il fumo inizierà a propagarsi all’interno della pentola. Lascia ben chiuso per almeno mezz’ora, fino a che non si siano completamente affumicati.
3) Intanto prepara la maionese.
In un bicchiere alto, adatto al frullatore ad immersione, metti tutti gli ingredienti tranne l’olio e frulla un po’ per ottenere un composto omogeneo.
Poi inizia ad aggiungere l’olio a filo, sempre frullando e incamerando aria, fino ad ottenere la consistenza desiderata.
Assaggia e se necessario aggiusta di sale.
Servi un carciofo a persona, accompagnato da una ciotola individuale con la maionese: si mangiano intingendo una foglia alla volta… 

La sfida di febbraio di MTChallenge

sabato 27 gennaio 2018

CROSTATA DI MELE E MARMELLATA di Anna Conte. Per il Club del 27

Ed eccoci al primo appuntamento del nuovo anno con il "Club del 27",  Club formato da appassionati di cucina, che si ritrovano ogni mese  in questo spazio virtuale dell’MTChallenge.
Il numero 27 sta per la data in cui, contemporaneamente, ogni mese tutti i membri di questo Club pubblicano il rifacimento di una ricetta. 
Questo mese ci siamo cimentate scegliendole tra le ricette del libro MARMELADE – A BITTERSWEET COOKBOOK di Sarah Randell.
Io ho scelto ANNA DEL CONTE’S MARMALADE AND APPLE CROSTATA
E' una ricca crostata con marmellata di arance. Potete usare quella che preferite ma, se volete cimentarvi, in coda c'è la ricetta originale del libro.
 PER LA PASTA FROLLA
250 g di farina "0"  più un poco per lavorare
100 g di zucchero a velo
la scorza grattugiata di ½ limone
150 g di burro a temperatura ambiente
1 uovo grande
1 tuorlo d'uovo grande
PER IL RIPIENO
100 g di mandorle sbollentate
1 mela (circa 175 g), grattugiata e fatta cuocere per alcuni minuti
circa 8 cucchiai colmi della marmellata di arance rosse e vaniglia
la scorza grattugiata di ½ limone
1 piccolo uovo sbattuto, per lucidare

PROCEDIMENTO
Mettete la farina in una terrina, lo zucchero a velo, la scorza grattugiata del mezzo limone e mischiare insieme.
Tagliate il burro a pezzi e aggiungetelo alla ciotola, quindi, usando la punta delle dita, strofinate leggermente il burro nella farina e lo zucchero a velo. Battete leggermente l'uovo e il tuorlo, con una forchetta in una piccola ciotola e aggiungeteli al mix.
Mescolate gli ingredienti utilizzando una spatola, quindi compattate l'impasto con le mani, lavorandolo il meno possibile.
Appiattite la pasta in un disco, avvolgetela nella pellicola trasparente e mettetela in frigo per 30 minuti o più a lungo. Anna dice che se la fai un giorno prima, sarà più friabile dopo cotta.
Prima di stenderlo portatelo a temperatura ambiente.
Sgusciate le mandorle e tritatele grossolanamente in un robot da cucina o in un frullatore.
Su una superficie di lavoro leggermente infarinata, stendete i due terzi della pasta e usatela per rivestire una teglia da 23 cm, profonda 3-4 cm, tagliando i bordi per adattarli.
Cospargete le mandorle macinate grossolanamente sulla base, distribuendo
il più equamente possibile.
Mescolate la marmellata con scorza di limone e la mela grattugiata, quindi aggiungerla in cucchiaiate alla torta e stenderla su.
Spennellate i bordi della pasta con l'uovo sbattuto.
Tagliate sei strisce larghe 2 cm per guarnire la crostata e altre sei da sistemare nella direzione opposta per fare un reticolo.
Spennellate le strisce intrecciate con l’uovo.
Mettete la torta in frigo per altri 20 minuti.
Preriscaldate il forno a 200 ° C (ventilato 180 ° C - a gas 6).
Cuocete la crostata per 35-40 minuti, secondo il forno e fino a quando è dorata. Toglietela dal forno e lasciatela raffreddare almeno per 20 minuti prima di servire.
MARMELLATA DI ARANCE ROSSE E VANIGLIA
Le arance rosse sono un agrume meravigliosamente dolce e profumato, in particolare quelle siciliane, che sono di stagione a gennaio e febbraio.
Per 6 vasetti da 300g
800 g (6-7) arance rosse biologiche
400g (1-2) mele biologiche
4 limoni
2 lime
Zucchero semolato 2 kg
Lavate bene le arance, quindi mettetele in una padella media, coprite con acqua e portate a ebollizione.
Riducete il fuoco, mettete un coperchio sulla padella e cuocete a fuoco lento per 1 ora, finché saranno ben tenere.
Nel frattempo, sbucciate le mele. Raccogliete tutti gli scarti su un grande quadrato a due strati di garza.
Tritate le mele a pezzetti e mettetele in una padella con 5 cucchiai d'acqua. Cuocete a fuoco lento, parzialmente coperto, per 10 minuti o fino a quando non sono morbide. Mescolate di tanto in tanto e aggiungere un po’ d’acqua se necessario.
Appena le arance sono abbastanza fredde sollevatele dalla padella, conservando il liquido di cottura e tagliatele a fette di 3-5 mm.
Trasferite le arance affettate e il succo in una padella antiaderente, mettete i semi scartati sul quadrato della garza.
Spremete il limone e lime e mettete il succo in una caraffa graduata, aggiungendo anche la polpa dallo spremiagrumi.
Tagliate a pezzetti i gusci dei limoni  e metteteli sulla garza.
Aggiungete il liquido di cottura delle arance nella brocca fino alla misura totale di 1 litro. Il resto non serve.
Aggiungete il liquido e lo zucchero nella padella antiaderente, dove c’è la mela cotta.
Tagliate i baccelli di vaniglia a metà e raschiate i semi, quindi mettete nella padella.
Chiudete la garza a sacchetto, ruotate la parte superiore e legate con lo spago, lasciando una lunga estremità. Legatela al lato della padella in modo che tocchi il fondo.
Riscaldate il composto a fuoco basso, mescolando, per sciogliere lo zucchero. Rimuovete la busta di garza, schiacciandola contro il lato della padella. Portate la marmellata ad ebollizione e fate bollire per 20-25 minuti, o fino al raggiungimento del punto giusto di densità.
Trasferite subito in vasetti sterilizzati ancore caldi.
Chiudete e lasciali raffreddare capovolti.