martedì 9 maggio 2017

OMELETTE CON CARCIOFI E RICOTTA. PER LA GIORNATA NAZIONALE DELL'UOVO DE IL CALENDARIO DEL CIBO ITALIANO


Oggi per Il Calendario del Cibo italiano è la Giornata Nazionale dell’uovo e io e Tamara Giorgetti del Blog Un pezzo della mia Maremma, vogliamo proporvelo, in un lavoro a quattro mani, nella sua veste più semplice e più elegante, dove dimostra tutta la sua genialità in un gioco di temperature e consistenze: l’Omelette, una delle basi della cucina francese.
La cucina francese è caratterizzata dall’estrema varietà delle sue proposte ed è rinomata sia per la cosiddetta haute couisine, "alta cucina",  che per la sua cucina regionale.
Da sempre è considerata come una delle cucine più raffinate ed eleganti.
Non a caso molti tra i migliori cuochi a livello mondiale sono stati e sono francesi, dei veri maestri che hanno influenzato la cucina occidentale.
Omelette: non si sa esattamente da dove provenga il suo nome. Probabilmente risale agli antichi romani, che cuocevano le uova con del miele su una lastra infuocata di ardesia e le chiamavano ova mellita.
Ma esiste anche una storiella che narra di un re che un giorno si trovava in campagna e che, colto dalla fame, chiese ad un contadino qualcosa da mangiare. L’uomo scaldò del grasso in una padella e unì delle uova sbattute, cuocendole poco. “Quel homme leste!” (che uomo veloce) esclamò il re affamato. Era nata la parola OMELETTE.
Anche se oggi la gastronomia e la società si stanno orientando verso nuovi modelli culinari, l’omelette rimane e rimarrà sempre un piatto di riferimento per la gastronomia mondiale, un piatto che è stato capace di attraversare storia, frontiere e continenti mantenendo sempre quel suo fascino riconoscibile ovunque.
In cucina ci sono alcuni piatti che si realizzano con ingredienti semplici, ma che richiedono tecnica, conoscenza e il rispetto di alcune regole per la loro preparazione. L’omelette fa sicuramente parte di queste preparazioni.
Può essere dolce, salata, farcita, ma il suo ingrediente principale è l’uovo
Anche se gli ingredienti sono gli stessi, l’omelette si differenzia dalla frittata per la sua forma e per la sua cottura che richiede una particolare attenzione: intuire l’esatto grado di compattezza dell’albume, mantenerla morbida e umida al punto giusto, renderla uniforme, liscia e senza sbavature.
Sembra facile da fare, ma una buona omelette francese deve essere soffice, leggermente gonfia, di forma ovale e di colore dorato con un interno cremoso e morbido. L’uovo non deve essere cotto del tutto, ma rimanere molto morbido. Si prepara in meno di due minuti e quindi è ideale per un pasto veloce sì, ma incredibilmente chic.
Per renderla più saporita, tradizionalmente alle uova si aggiungono prosciutto e formaggio, ma si presta benissimo anche ad essere farcita con molti altri ingredienti. Con un pizzico di fantasia, si possono inventare tanti e sempre nuovi abbinamenti, unendo alle uova zucchine, carciofi, cipolle, asparagi, pomodorini, funghi, formaggio e tanto altro.
PREPARAZIONE DELL’OMELETTE
Innanzitutto occorre una padella antiaderente, di giusta  misura, dove le uova devono essere lasciate libere di potersi muovere.
Può essere una buona idea avere una padella antiaderente destinata solamente per le omelette, una padella con il fondo di diametro 18 cm, perfetta per un omelette di 3-4 uova. Infatti se per la porzione singola ci vogliono 2-3 uova, per due persone vanno bene 4 uova.
OMELETTE CON CARCIOFI E RICOTTA.
Ingredienti per due persone.
4 uova bio o di galline del contadino
1 cucchiaio di panna fresca
sale e pepe, q.b.
1 ciuffo di prezzemolo lavato e tritato
(da mettere nelle uova sbattute)
25 g di burro

per farcire l’omelette
3 carciofi puliti
2 grossi cucchiai di ricotta di pecora
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
un ciuffo di prezzemolo
(per presentare il piatto)
sale e pepe q.b. per i carciofi
1 padella con il fondo di 18 cm
E allora vediamo come procedere.
Pulite e cuocete i carciofi a spicchi o a fettine in una padella con l’olio e qualche cucchiaio di acqua. Quando saranno morbidi frullateli con il minipimer, aiutandovi con l’acqua di cottura o poco olio. Non frullateli proprio a crema, ma lasciateli con qualche pezzetto un po’ grosso.
Aggiustateli di sale e pepe e metteteli da parte.
Adesso prepariamo la nostra omelette.
Per prima cosa battete le uova in una terrina, ma non eccessivamente per non romperne la consistenza. Aggiungete la panna e sale. L’aggiunta di un liquido nella preparazione dell’omelette la renderà più tenera e spumosa e di un colore più chiaro.
Mettete il burro nella padella, fatelo sciogliere e distribuitelo con movimento rotatorio su tutta la sua superficie.
Quindi aggiungete le uova e a fiamma viva lasciatele rapprendere un po’ e poi strapazzate con l’aiuto di una forchetta da tavola. Dopo che si sarà rappreso il primo strato, fate cuocere mandando sempre l’uovo crudo sotto a quello cotto.
Quasi a fine cottura (ma l’uovo deve rimanere sempre un po’ crudo), battete sul manico della padella per mandare l’omelette tutta da una parte.
Ricoprite la metà con la crema di carciofi e la ricotta. Coprite bene con l’altra metà e spegnete la fiamma.
Servite immediatamente in un piatto e spennellate eventualmente con del burro fuso. L’omelette deve essere bella gonfia e morbida e umida al suo interno.
Come dicono i francesi deve essere “ baveuse”.


Le bellissime foto a corredo del post, condiviso, sono di Tamara Giorgetti

Contributo al 

12 commenti:

  1. Come ho lasciato detto da Tamara l'omelette mi evoca un caro ricordo di una meravigliosa vacanza per cui non posso che ringraziarvi. Complimenti

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    1. Anche per me L'Omelette è legata ai ricordi: era l'unico piatto che sapeva fare mio padre, ma era superba. Grazie.

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  2. mi è piaciuta tantissimo questa proposta di ale di collaborare, brave entrambi!

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  3. un signor post per una madame Omelette:siete state più che brave. E che bella la storia del nome!

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  4. Sicuramente lavorare in tandem è stimolante. Grazie.😊

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  5. Bravissime! Il post è davvero molto bello, le fotografie stupende ma anche le informazioni le ho trovate ben scritte e dettagliate. Ottimo lavoro :)

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    1. Grazi.Tutta la Community è straordinaria, stimolante fonte di ispirazione. grazie.

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  6. Grazie per questo pas de deux, che unisce due abilità in un post bello da leggere e da vedere. Sono ignorantissima, sulla cucina francese, anche dal punto di vista teorico - e qui trovo davvero tutto. Pure un ripieno impegnativo, che rende l'omelette ancora più gustosa di quanto già sia (e pure un pò più italiana! Bravissime!

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    1. Come diceva Accorsi..? Two is meglio che one.
      👍🍷😆

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